Per un ragazzo di 19 anni, avere la possibilità di scendere sul quadrato con atleti che fino a due anni prima, si ammiravano solamente in Tv è già di per sé un emozione che toglie il fiato; combattere con loro e perdere una medaglia per un secondo è un qualcosa di impossibile anche solo da immaginare. E’ quello che è accaduto a Luca Calzolari, giovane stella del Taekwondo Reggiano ad Alicante (Spagna), nell’edizione 2011 dello Spanish Open, Torneo di Classe A e 4^ tappa del Circuito Mondiale; una gara di livello elevatissimo, come tutti i classe A, resa ancor più ricca nella partecipazione, dal fatto di essere l’ultimo grande appuntamento in preparazione dei mondiali che si svolgeranno in Corea del Sud nella prima settimana di maggio.La Taekwondo Tricolore per l’occasione ha presentato in gara Marco Frascari nella -58 Kg, Luca Calzolari nella -74 Kg, Alex Ferrari nella -80 Kg e Enea Teneggi nella +87 Kg.
Categorie numerose, che sfioravano i 100 atleti, tabelloni costellati da grandi nomi del Taekwondo Mondiale, gente con titoli Olimpici e Mondiali nel palmares, e fra loro, i nostri atleti, non più solo comparse, come alle prime esperienza internazionali, ma decisi a farsi valere. Il primo Reggiano a scendere sul quadrato è il Capitano Enea Teneggi contro il gigante Cubano Gerardo Ortiz, poi i due giovanissimi Marco Frascari e Alex Ferrari, impegnati contro due atleti spagnoli; tutti sfoderano prestazioni incoraggianti, ma nonostante ciò nessuno di loro riesce nell’impresa di superare il primo turno.
Ci riesce invece Calzolari che supera con un netto 10-4 l’insidioso spagnolo Domingo Freire, ai sedicesimi di finale passa il turno senza combattere per il ritiro dell’avversario e passa quindi agli ottavi, dove compie un capolavoro superando per 4-2 il nazionale canadese Ralph Reggie, atleta esperto e quotato. Si trova così catapultato ai quarti, che lo vedono opposto al nazionale spagnolo Manuel Beloqui, vincitore qui lo scorso anno e medaglia di bronzo agli ultimi Campionati del Mondo svoltisi a Tijuana; un avversario sulla carta inarrivabile per il nostro atleta, che tuttavia domina per lunghi tratti l’incontro, costringendo Beloqui sulla difensiva e che solamente a causa di qualche ammonizione di troppo, si presenta all’ultimo secondo del terzo round in svantaggio di 2 punti.
Qui Calzolari parte con l’ultimo disperato attacco, un calcio alto, col quale percorre mezzo quadrato e che centra in pieno l’avversario già esultante, proprio sul suono della sirena. Un colpo da tre punti che gli darebbe la vittoria, l’accesso alle semifinali e quindi una medaglia certa, la prima di un atleta reggiano ad un Open di Classe A. Purtroppo l’attacco arriva a segno un secondo troppo tardi, l’avversario chiede la verifica arbitrale e dopo aver a lungo consultato il video replay, i giudici di gara decidono che il colpo non è valido.
Una vera beffa, ma ben presto la rabbia per l’occasione persa, viene sopraffatta dall’incredulità per l’impresa compiuta, per l’aver davvero tenuto il passo di atleti di questo livello e a mente fredda ciò che prevale è certamente la consapevolezza di essere entrati in una nuova dimensione.
Alla gara era presente anche l’atleta dell’Accademia Dorica, Filippo Ronchitelli, anche lui autore di una prova esaltante che lo ha visto superare prima lo spagnolo Urrutia per 14-2, poi Carlo Rufo, per 2-0 ed agli ottavi il Messicano Tovar per 5-3. Anche lui si ferma ai quarti, sconfitto dal fortissimo spagnolo Josè Francisco Ramirez, ex Campione Europeo.